Tab Article
Paradossalmente si sa poco e tanto delle popolazioni musulmane che vivono in Europa... Nonostante le traiettorie storiche diverse e le differenti cronologie migratorie, le modalità per definire chi debba entrare nella categoria di musulmano in Europa si basano, nell'insieme degli Stati europei, sull'origine dei primi migranti. Verrà quindi considerato musulmano chiunque (di seconda o terza generazione) discenda da una genealogia di migranti, originari di società cosiddette musulmane, che vanno dalla Turchia al Marocco, passando per il Senegal. Non è che questo riferimento alla ascendenza non ponga dei problemi in un contesto in cui, grazie anche all'apporto della demografia e sociologia, sarà d'ora in poi impensabile parlare di trasmissione automatica di una convinzione religiosa dai genitori ai figli, e ciò tanto più in contesti laici. I cambiamenti dovuti alla migrazione, l'alternanza delle generazioni, il fatto che ci si possa convertire o scegliere di non credere più, il legame più o meno distante con la religiosità, i cambiamenti di intensità della spiritualità, della pratica, sono tutti indicatori che vengono esclusi dai conteggi statistici dei musulmani, cosiddetti "d'origine".