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Il progetto di giardino presenta in Italia caratteri di grande problematicità, in ragione della mancanza di adeguate sperimentazioni su metodi e tecniche compositive contemporanee. E questo non solo a causa dell'abitudine a ridurre a un indice misuratore i metri quadrati di verde per abitante, ma perché sono caduti in desuetudine, nella cultura e nella gestione della cosa pubblica, due obiettivi generali e collettivi: il decoro e il piacere. La realizzazione di parchi e giardini si colloca, di solito, all'ultimo posto nella gerarchia degli interventi, sebbene sia largamente diffusa una pulsione verso la ricerca di un ambiente migliore dove è la natura - ridotta a un oscuro quanto ineffabile oggetto di desiderio - a essere invocata, a condizione che sia incontaminata e intangibile e, cioè, fuori dalla storia e dalle trasformazioni reali. Sta di fatto che, nelle nostre città, il patrimonio di spazi pubblici progettati come giardini o parchi proviene, in genere, dalle culture passate e, tuttavia, i cosiddetti spazi verdi residui vengono invasi da case unifamiliari con giardino, rendendo evidente e perversa quelle ricerca di decoro e piacere che la città sembra non offrire più.