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La prima bomba al plutonio esplode il 16 luglio 1945 nel poligono militare di Alamogordo, Nuovo Messico. Venti giorni dopo, la storia tristemente appunta le esplosioni di Hiroshima e Nagasaki. Da oltre cortina, la risposta arriva quattro anni dopo: il 29 agosto 1949 in Kazakistan si ha la prima esplosione sovietica. L'energia atomica rimarrà esclusiva militare fino al 1954 quando, ancora in Unione Sovietica, si inaugura la prima centrale elettrica alimentata da una pila nucleare. Negli anni che seguono il percorso si farà sempre più accidentato: Windscale (Gran Bretagna, 1957 e 1963), Celiabinsk (Unione Sovietica, 1958), Reggane (Sahara algerino, dal 1961 al 1996), Mururoa (Polinesia francese, dal 1966 al 1996), Three Miles Island (Stati Uniti, 1979), Saint-Laurent-Nouan (Francia, 1980), Cernobyl (Ucraina, 1986), Tokalmura (Giappone, 1999), Fleurus (Belgio, 2006), Fukushima (Giappone, 2011) segnano alcune tappe dell'uso maldestro dell'energia nucleare e degli ingenti danni che ne sono derivati.