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Quale "vetrina sociale" più rappresentativa e "popolare" dell'epoca, il melodramma fu il vero specchio della società ottocentesca, dalla nobiltà alla borghesia grande e media (dei teatri di cartello), al basso ceto (che riempiva i teatri di provincia o quelli ove si rappresentavano opere buffe e farse). L'opera lirica come autentica Biblia pauperum per i patrioti che nell'Ottocento andavano sillabando il Verbo del Risorgimento italiano. Questa chiave di lettura sta alla base del nuovo libro di Francesco Cento, scandito in quattro tappe: dal teatro preverdiano alle vicende della Repubblica romana (1849), da "La battaglia di Legnano" all'avventurosa parabola del poeta e librettista Salvadore Cammarano.