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"Nella tana del lupo": perché mai un titolo del genere? Perché, come si potrà ampiamente approfondire leggendo questo testo, la dinamica fondamentale che fa sì che le normali, quotidiane paure, che ciascuno di noi ha sperimentato e prova nella propria esistenza, tendono a divenire problematiche, a strutturarsi e cristallizzarsi sempre più in un disturbo d'ansia laddove si ricorra massicciamente a diffuse strategie di evitamento e controllo, volte a evitare il confronto con l'oggetto temuto. In tal senso, in maniera anche fin troppo semplicistica, il titolo vuole evocare che la soluzione di ogni disagio relativo all'ansia avrà, in un modo o nell'altro, a che fare con l'affrontare invece di fuggire, di fronteggiare ciò che temiamo avvertendosi in possesso della giusta comprensione del problema e delle dinamiche ad esso sottese, nonché delle opportune strategie di coping. L'approccio psicologico a cui il testo fa riferimento rimanda a una integrazione tra l'intervento cognitivo-comporamentale, elettivo riguardo tali disturbi, e quell'analisi esistenziale capace di fornire direzionalità e progettualità alla persona, in considerazione che spesso il disagio psicologico affonda le sue radici nella mancanza di senso della vita.