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Da duemila anni ci si confronta con un annuncio incredibile: un uomo è risorto, ha aperto un varco nel muro della pietra tombale. Questa è una notizia che scatena una risata. Come parlare di asini che volano. Ma, come dice Eco, quando uno ride "scopre le contraddizioni interne del codice".I brevi racconti dei Vangeli, quasi appendici, che la presentano ci parlano di un evento che per essere interpretato richiede una forte collaborazione da parte del lettore. La lettura è un'azione complessa in cui sono coinvolte le proprie aspettative, le proprie esperienze, i pregiudizi e le verità consolidate. Perché il testo non dice tutto, è una "macchina pigra".La lettura di Rossi De Gasperis dei testi evangelici sulla resurrezione consente di metterne in luce i meccanismi collaborativi, costruiti sulle domande più che sulle risposte, sulla memoria più che sull'attesa di novità, sulla rilettura dei segni più che su nuova informazione. Per consentire la costruzione di nuove mappe, di connessioni con cui il lettore si trasformi in attore. Come è successo ai due di Emmaus.