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Sorprende la semplicità della poesia di Bruno Marinelli. Non è difficile cogliere, dietro le parole, il vissuto del poeta. Altrettanto facile risulta immedesimarsi in questo vissuto per chiunque abbia provato, anche una volta sola, il desiderio di un amore assolutamente puro. Da dove scaturisce, potrebbe chiedersi il lettore, tanta semplicità? È forse il risultato di una consapevole operazione letteraria, tesa al recupero di temi e vocaboli del vivere quotidiano? Il distillato di un digiuno esistenziale e linguistico? Nulla di tutto questo. È molto di meno, ed insieme molto di più. È il frutto dell'innocenza. Alcuni versi inediti possono aiutarci a gettare una luce sulla poetica di Martinelli. [dalla postfazione di Paolo Zordan].