Tab Article
"Il cammino proposto da Giuseppe Florio non è un esempio di religione fai da te, come tante che affollano un'epoca sazia e disperata come la nostra, nutrita di ateismo di massa e solitudini religiose. È piuttosto il tentativo di ritrovare Gesù nella vita di oggi, con la sensibilità del nostro tempo e con il linguaggio dei nostri giorni. Florio nel suo testo riprende il valore della preghiera che è un esercizio essenziale per centrare la propria interiorità e aprirla verso l'alto, in un reciproco ascolto. La preghiera riesce a dare al cuore e alla mente un respiro, una concentrazione e una prospettiva che nessuna analisi, nessun esorcismo, nessuna evasione riesce a conseguire. Ci raccoglie intorno ad un disegno intelligente e misericordioso di vita. Giuseppe Florio si sofferma nella prima parte sull'incontro delle religioni monoteistiche; un incontro che ha senso se si tratta di un dialogo tra identità religiose che non cercano un generico filantropismo umanitario in cui sciogliersi; ma vogliono esprimere la concordia dei percorsi di fede, e l'unità trascendente del sentire religioso, in cerca di Dio". (Marcello Veneziani)