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Nel 1908 il giovane professore Angelo Fortunato Formiggini muoveva i primi passi nell'agone editoriale. Inventore di collane fortunate come i "Classici del Ridere" e i "Profili", ideatore della prima rivista bibliografica italiana, "L'Italia che scrive", l'editore modenese mostrò sin dal suo esordio quel singolare talento comunicativo che fece di lui uno degli esponenti di spicco della cultura libraria del Novecento. Prima che il fascismo ponesse forzatamente fine alla sua avventura di uomo e di editore, Formiggini aveva intessuto una fitta rete di rapporti con i più illustri personaggi del suo tempo. Il presente volume ripercorre, a cento anni di distanza, la nascita delle edizioni Formiggini. Un esordio bizzarro, che rende omaggio al Tassoni con una festa di riconciliazione tra le due antiche rivali Modena e Bologna. Attraverso la trascrizione integrale dei documenti relativi all'evento tassoniano e due saggi di Nicola Bonazzi, si è inteso offrire al lettore la possibilità di rivivere l'atmosfera culturale e il clima storico e sociale di quell'episodio: una piccola festa di provincia che avrebbe dato la luce a un grande editore italiano.