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Nell'insegnamento ci si muove in quella zona di confine tra il logico e il simbolico che equivale a dire, in termini un po' grossolani, tra ragione e follia". Galimberti affronta in una conferenza tenuta a Modena e trascritta in questo libretto il tema complesso e quanto mai attuale del "senso di fare scuola". Cosa significa educare, quale l'approccio e la disposizione d'animo che fanno dell'insegnante non un mero esecutore di un mestiere ma una guida, una figura carismatica capace di intercettare le esigenze profonde del variegato insieme di individui che compongono una classe? A queste domande Galimberti risponde parlando "un momento di filosofia": attraverso una riflessione sul rapporto tra pensiero simbolico e pensiero razionale si profila la possibilità di un nuovo equilibrio comunicativo tra docente e studente, un nuovo linguaggio in cui alle maglie rigide e univoche della logica si affiancano le istanze polisemiche della simbolica. È in questa "zona di confine" che dovrebbero sapersi collocare gli insegnanti: perché è proprio dalla scuola che possono dipendere il successo e la felicità della vita futura.