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"Alcuni anni fa lo storico Claudio Pavone invitò il nostro Istituto a promuovere una ricerca sul Forte Urbano di Castelfranco Emilia, uno dei principali luoghi di detenzione degli antifascisti italiani durante il Ventennio. Questo libro, che raccoglie l'invito di Pavone, non si presenta però come uno studio esclusivo sul Forte Urbano e sull'antifascismo in carcere, ma allarga lo sguardo - parafrasando l'autore - al mondo di fuori, cioè alla storia dell'antifascismo locale (compreso anche quello emigrato), nel quadro della società castelfranchese tra le due guerre. Ecco allora l'attenzione al durissimo scontro sociale del 1920-1922, alla nascita e all'affermazione del fascismo, alle politiche amministrative locali, di particolare interesse per il comune di Castelfranco, che alla fine degli anni Venti passò dalla provincia di Bologna a quella di Modena. Siamo di fronte a un contributo storiografico che assume concretamente quello che spesso è suonato solo come auspicio: inserire la storia dell'antifascismo nella storia complessiva della società italiana del periodo". (Claudio Silingardi Direttore Istituto Storico di Modena).