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La storia dei mosaicisti friulani negli anni immediatamente prima e dopo la Seconda guerra mondiale è ricostruita in questo volume grazie a uno studio di fonti archivistiche, orali e iconografiche inedite: gli anni trascorsi alla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo, la pratica musiva tra laboratori-scuola e corsi a carattere industriale, le esperienze lavorative individuali e collettive in Italia e all'estero, l'emigrazione. Tematiche che si inseriscono in un quadro storico e sociale più ampio, segnato dagli eventi della grande storia: il fascismo e la propaganda, le crisi economiche, il conflitto mondiale, la prigionia e la vita dopo la guerra. Negli anni Venti e Trenta del XX secolo si forma una generazione straordinaria di artigiani-artisti del mosaico friulano. Essa si distingue da quelle precedenti, in cui l'arte musiva veniva appresa sul campo, trasmessa di padre in figlio, per essersi invece formata alla Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. I diplomati dell'istituto rispetto ai predecessori risultavano meglio qualificati e meno indifesi culturalmente sia in Italia durante il Ventennio sia nei paesi stranieri in cui emigrarono, un'esperienza quella migratoria che segnerà fortemente le loro esistenze.