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Questo testo fa riemergere dalle pieghe nascoste della Storia un episodio del Risorgimento italiano che pone Cuneo all'attenzione europea perché in città fu ospitata nel 1862, nei locali dell'ex Chiesa di San Francesco, la scuola militare polacca. In un periodo molto tormentato della sua storia nel quale, dal 1795 al 1918, la Polonia non è esistita né sulle carte geografiche né a livello politico, ma i suoi ideali nazionali vivono in un gruppo di giovani cadetti patrioti ed esuli, i quali, dopo una breve parentesi a Genova, si trasferirono a Cuneo con i loro istruttori. Il diario di uno di essi oggi vede per la prima volta la luce, in traduzione italiana, nella presente pubblicazione. La sua narrazione completa la ricostruzione dei fatti dal punto di vista degli ospiti polacchi. Analogamente, attraverso la stampa locale dell'epoca e la scoperta di documenti inediti in archivi pubblici e privati, si è ricostruita la vicenda nel modo in cui fu vissuta dai cuneesi. Un testimone diretto e d'eccezione è Edmondo De Amicis, giovane studente liceale a Cuneo, al quale si affiancano testimonianze di altri cuneesi. Il testo viene pubblicato nel 150° anniversario della vicenda e mette in luce una sorprendente relazione di accoglienza, solidarietà e di integrazione che Cuneo seppe costruire con gli esuli polacchi, i quali, tornati successivamente in patria furono protagonisti di gloriose vicende del risorgimento della Polonia.