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Non c'è rito domestico o pubblico, individuale o collettivo, religioso o civile, ordinario o festivo, che non sia informato dal canto. Il canto si manifesta quindi nella ricorrenza dei tempi ciclici che, nel calendario festivo, scandiscono le criticità dei mutamenti stagionali, quando le forme della festa confermano la tradizione e le relazioni comunitarie. Si canta, perché è festa. È festa, perché si canta. Della sterminata messe di canti, di cui risuona la festa, in questo lavoro si propone una selezione dei repertori che comprendono i tre cicli fondamentali del Natale, del Carnevale e della Pasqua così come si vivono in alcuni luoghi della Calabria. Attraverso le sedimentazioni dei tempi storici, tra liturgia e folclore, si delineano le ragioni e la varietà delle risposte locali, in un viaggio tra i suoni e i cibi, i personaggi e le memorie orali di un piccolo mondo in festa.