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Esito di una quarantennale ricerca sul campo, il volume e i due CD ricostruiscono una memoria storica e una cultura musicale forgiate dalla vicinanza con Roma e dal rapporto con la terra. Tra saltarelli e canti rituali, stornelli e canzoni narrative, canzonette e parodie, racconti e aneddoti, prende forma uno straordinario racconto corale che restituisce il senso profondo delle trasformazioni che hanno investito i Castelli Romani negli ultimi decenni. Nell'incessante ricerca di significati in cui si muove la memoria, la narrazione si svolge tra figure emblematiche della militanza politica, da Garibaldi a Gramsci, e immagini di un abusato pittoresco, dal vino alla "gita ai Castelli", soffermandosi su episodi di grande portata simbolica, dalle rivolte anticlericali di fine Ottocento fino alla Resistenza. Attraverso la viva voce dei protagonisti si delinea così un processo intergenerazionale in cui l'orgoglio di una identità politica, entrato in crisi con i cambiamenti di fine millennio, rinasce oggi nelle lotte per l'ambiente e nel confronto con le culture migranti. I saggi di Ugo Mancini, Lidia Piccioni e Omerita Ranalli e il ricco apparato fotografico forniscono ulteriori elementi di riflessione su un territorio e una cultura segnati da un dinamico rapporto tra tradizione e innovazione, memoria condivisa e creatività individuale.