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Nessun evento negli ultimi millenni, né guerre, né terremoti, né carestie, ha determinato conseguenze così disastrose come l'epidemia di peste che si abbatté sull'Italia meridionale dall'estate del 1656 all'anno successivo. Fu eliminata più della metà della popolazione esistente con cambiamenti sociali ed economici di portata inimmaginabile. Migliaia di persone oggi viventi derivano da uno dei sopravvissuti, magari fortunosamente, a quell'ondata di morte silenziosa e micidiale che non trovava ostacoli di nessun genere e si insinuava in ogni meandro visibile o nascosto.