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"L'acchiappastorie" ha visto la luce tra il 1981 e il 1982, quando la dittatura che ha schiacciato l'Argentina cominciava a incrinarsi. Concepite come storielle morali (Breccia e Trillo avevano già adattato in questa forma i racconti dei fratelli Grimm), gli episodi de "L'acchiappastorie" sono profondamente influenzati dalla realtà che circondava gli autori. I testi di Trillo s'impegnavano a costruire, pezzo a pezzo, una sorta di catalogo sordo dell'umana meschinità. Breccia corresse il tiro della sua narrazione per immagini di quegli anni bui: sovraccaricò il tono grottesco, costruì delle prospettive opprimenti e tortuose. Il volume, curato da Daniele Brolli, raccoglie quattordici storie e un'intervista a Carlos Trillo.