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Questo libro nasce dal fortuito ritrovamento di un pacchetto di lettere che due giovani - nonni dell'autrice - si scambiarono all'inizio del secolo passato. Angelina, giovanissima ischitana, si trova a Napoli per un soggiorno presso parenti. Umberto, restauratore di dipinti presso l'Accademia delle Belle Arti di Napoli, vede Angela per strada e se ne innamora follemente, tanto da seguirla e scriverle le lettere d'amore ritrovate dalla nipote circa un secolo dopo. La copia delle lettere è stata utilizzata dall'autrice per stabilire un legame con la figlia Paola, biologa presso il Memorial Hospital di New York. Un legame capace di superare l'oceano, i fusi orari, l'intreccio della quotidianità: un modo per farle sentire, attraverso la storia familiare, la reciproca appartenenza. Il libro si sviluppa su tre piani: le lettere sono diventate "attachment" di messaggi di posta elettronica scambiati tra Napoli e New York e nel libro si intersecano con le riflessioni per e-mail, e con il racconto di una voce narrante che rievoca e rielabora le vicende dell'inizio del secolo.