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"Il libro curato da Gianpiero Castellucci è frutto di una serie di studi e ricerche originali sul paesaggio abruzzese che l'Archeoclub di Teramo ha organizzato in tempi recenti. [...] Un territorio caratterizzato visibilmente da una morfologia disuguale che dalle alte e aspre dolòmie del Gran Sasso e dalle arenarie dei monti della Laga declina fino alle colline preappenniniche e al mare Adriatico [...] Capire il paesaggio, definirne le metafore, chiarire il rapporto fra ciò che vedono i nostri occhi e quello che legge la nostra mente, è stato l'oggetto di ricerche di studiosi di molte e diverse discipline che non hanno ancora trovato una convergenza significativa sull'argomento. Tuttavia, con la Convenzione europea del paesaggio (Firenze, 2000), è stata elaborata una sintesi molto efficace sull'idea di paesaggio, interpretato come insieme di luoghi della memoria qualificati eticamente, esteticamente, ecologicamente e simbolicamente. Il paesaggio, dunque, come espressione del patrimonio culturale e naturale delle comunità locali e nazionali, fondamento della loro identità e diversità". Contributi di Luciano Artese, Luisa Bonesio, Gianpiero Castellucci, Fausto Eugeni, Antonio Paolucci, Luigi Ponziani e Marcello Sgattoni.