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Alla fine degli anni Ottanta, sulle migliori riviste e fanzine di fantascienza americane e inglesi, viene pubblicato un annuncio che invita a spedire contributi per la redazione di un'antologia riservata a brani censurati dagli editori "commerciali" a causa della durezza degli argomenti trattati o dello stile spericolato. Il risultato sconcerta gli stessi promotori dell'iniziativa: "classici" come Farmer, "cattivi maestri" della newwave come Ballard e Burroughs, i migliori esponenti del cyberpunk, primi tra tutti Sterling e Gibson, e le "speranze" della nascente scena underground rispondono entusiasticamente inviando stupendi racconti brevi. Questa raccolta viene allora affidata a tre grandi maestri della scrittura fantascientifica e radicale, P. L. Wilson (più noto come Hakim Bey) Rudy Rucker e R. A. Wilson: il prodotto finale è una miscela esplosiva di sperimentalismi, argomenti scottanti, provocazioni culturali, statement politici e humour nerissimo. Questo volume è l'edizione italiana (curata da Fabio Gadducci e Mirko Tavosanis) di una delle più importanti antologie di fantascienza, considerata dai critici allo stesso livello di "Dangerous Visions" e "Mirrorshades", una raccolta che ha messo in luce le gravi contraddizioni dell'editoria mainstream e le potenzialità creative della più completa libertà di scrittura. Completano il volume le illustrazioni dei migliori artisti della scena alternativa americana.