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Il percorso biografico di un protagonista della critica letteraria del Novecento, nel suo intreccio indissolubile con l'impegno politico dagli anni trenta alla fine del secolo, per restituirne i punti di vista, i giudizi , le esperienze, anche attraverso scritti autobiografici inediti. Il titolo del volume è intenzionalmente binniano, in evidente assonanza con un titolo amato dal leopardista-leopardiano, "pessimista rivoluzionario": "La protesta di Leopardi" (1973), e si trattava anche della protesta esistenziale e politica dello scrittore e del critico, intransigente, indignato, inconciliabile. La seconda parte del volume, "Tracce per una biografia. Lettere a Walter Binni" (1931-1997), con la collaborazione di Chiara Scionti, è un montaggio cronologico di lettere di corrispondenti di Binni (Aldo Capitini, Attilio Momigliano, Luigi Russo, Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Ignazio Silone, Ferruccio Parri, Carlo Cassola, Eugenio Garin, Lelio Basso, Norberto Bobbio, Sebastiano Timpanaro, Mario Rigoni Stern e tanti altri amici, maestri e compagni): ne risulta un quadro del suo sistema di relazioni, ma anche una narrazione a più voci e a più dimensioni, dai punti di vista degli "altri", che documenta, per tracce e indizi, percorsi significativi della cultura, della politica, della storia italiana del Novecento.