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L'autore disegna la parte finale della grande epopea degli Indiani d'America e tutte le vicissitudini che i vari popoli indigeni devono patire a causa dell'uomo bianco, che li costringe ad indietreggiare sempre, fino a rinchiuderli in spazi più angusti, le cosiddette 'riserve'. È un susseguirsi di fatti naturali inspiegabili, di amori che nascono, di informazioni volutamente riportate in modo errato, di sotterfugi, di accordi sottoscritti e poi disattesi senza alcuna ragione. Sono gli ultimi anni della libertà dei nativi americani, che di lì a poco diventeranno esuli nella propria patria. Ma non è solo una questione di terre da sottrarre e terre da conquistare, è anche e soprattutto una questione di una diversa concezione del mondo e della vita, improntata al rispetto della natura, propria degli Indiani, ed una dimensione esclusivamente utilitaristica, tesa a dare un prezzo a tutto ciò che si para davanti agli occhi, propria degli uomini bianchi. Una storia, ahinoi!, destinata a ripetersi in continuazione.