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Maria Perrotta ha voluto dedicare un vero e proprio atto d'amore alla sua terra: la Valle di Suessola (Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico). Il patrimonio tradizionale da alcuni decenni è in serio pericolo di estinzione a causa dell'incessante mondializzazione che cancella forme di vita e di cultura di ogni comunità. In un mondo che si atomizza e si deresponsabilizza il patrimonio culturale tradizionale è l'unico luogo fisico per poter avere un percorso di vita che al pronome individuale e separante dell'io faccia usare quello collettivo ed accomunante del noi. Nel primo volume l'autrice tratta della gravidanza, nascita, infanzia, filastrocche, cunti, aneddoti, racconti popolari, scioglilingua, educazione familiare, scuola giochi e conte. Nel secondo volume l'autrice tratta del fidanzamento, matrimonio, lavori nei campi, tempo libero, panificazione e bucato, soprannomi, preghiere, indovinelli, alimentazione, medicina popolare, credenze, pratiche magiche, superstizione, vecchiaia e morte, proverbi, detti popolari, Carnevale e Quaresima.