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"Il ritratto di Marcello è un emblema di un'epoca intera. In questo volume sembra, infatti, di poter cogliere la quintessenza di alcuni aspetti dell'ideale augusteo dove l'aspirazione alla pace e l'ineluttabilità della guerra vanno a sovrapporsi formando un'unità stilistica al di sotto della quale urge l'eterna questione dell'arte classica, quella del rapporto tra Grecia e Roma nel momento cruciale della transizione all'Impero. Transizione lunghissima e quasi impercettibile destinata poi a precipitare nell'apocalisse dell'espansione e crollo del gigante politico-amministrativo nato dal lavoro indefesso di generazioni. La scultura intorno alla quale questo libro è nato è opera di qualità assai fine e di intima e nobile espressione. Da un lato è un prodotto artistico maturo di un periodo di grandi elaborazioni e di continui accrescimenti, dall'altro è un autentico capolavoro di singolare densità collocabile con chiarezza nel tempo, ma di non facile decifrazione complessiva." (Claudio Strinati)