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"Era infatti da Elia che tutti i cacciatori di Tombolo e di Padule si ritrovavano quasi per un tacito appuntamento. Poveri e signori, cittadini e campagnoli si accomunavano nel rituale del ponce e del toscano prima della cacciata." Nedo, il Monco, Nino e le loro donne, forti e curiose, protagonisti del libro "Vieni, bevi", che ripercorre una piccola parte della storia di Livorno. Al centro i valori dimenticati comuni a tante città toscane, pagine dove in primo piano sono i sentimenti, quelli semplici, amplificati dall'ambientazione in un'epoca ormai trascorsa e vagliati dalla penna di un narratore puro. È un mondo povero che Parducci ci racconta, che pare così lontano noi eppure temporalmente così vicino. Una scrittura che mette in primo piano Livorno, città di mare e di terra, con le sue campagne umide ancora intatte e i livornesi, con i loro caratteristici soprannomi e la parlata aperta e schietta.