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Negli anni tra il 1930 e il 1938 il fascismo raggiunge il più alto grado di consenso. È il periodo in cui la propaganda s'impossessa di ogni settore della vita quotidiana e l'iconografia di Mussolini è proposta in maniera ossessiva. Lo sport è uno dei campi in cui si realizzano in maniera più evidente i principi di efficienza e potenza diffusi dal regime. E in prima linea c'è la Nazionale di Pozzo, artefice di una strepitosa serie di successi: due Mondiali (1934 e 1938), un'Olimpiade (1936) e due Coppe Internazionali (1930 e 1935). Tutto ciò che si poteva vincere in quegli anni. Il fascio littorio cucito al fianco dello stemma sabaudo, il saluto romano all'inizio e alla fine della gara, l'inno fascista suonato accanto a quello italiano furono alcuni dei rituali che identificarono sempre di più la Nazionale con il regime. Il libro ripercorre l'epopea della Nazionale di Pozzo, scendendo nel dettaglio tecnico anche attraverso la stampa dell'epoca.