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La dottrina sulla "dispensa dal matrimonio rato e non consumato", una delle più travagliate dell'intera disciplina sull'Istituto del Matrimonio, e in continua evoluzione e con la pubblicazione della Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio "Quaerit semper" di Papa Benedetto XVI, nell'agosto del 2011, si riporta l'attenzione sul relativo processo amministrativo, trasferendone le competenze dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ad un Ufficio di nuova costituzione presso il Tribunale della Rota Romana. Il presente lavoro cerca di dare risposte agli interrogativi che sorgono al momento dell'attuazione del Motu proprio, considerando aspetti concreti di fattispecie trattate dai Tribunali Diocesani italiani, attraverso una osservazione diretta e sul cameo di tutto l'iter procedurale, anche in fase dicasteriale, che ora avviene nel nuovo Ufficio "super rato" presso la Rota Romana.