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"Il diavolo dell'Est", in nuova edizione, non è né una biografia né un'agiografia, ma il racconto di un ormai ex enfant prodige del calcio, un virtuoso delle aree di rigore, un professionista del collettivo che riesce a convivere sia con la propria imprescindibile individualità, sia a esaltarsi con i compagni del Milan. La storia aggiornata di un atleta schivo e riservato, di un campione che già nel 2003 si qualificò terzo nella corsa al Pallone d'Oro, dopo Pavel Nedved e Paolo Maldini, e che nel 2004 potrebbe trovare lo scatto giusto verso le preferenze dei maggiori critici europei.