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Poche figure hanno attraversato la storia italiana del Novecento lasciando un ricordo così indelebile come quella di Aminto Caretto. In un secolo caratterizzato da due devastanti guerre mondiali incarnò al meglio la figura di soldato valoroso trascorrendo quasi tutta la sua vita al fronte. Già nella Prima Guerra Mondiale infatti, il giovane Capitano Caretto guidò con coraggio il Reparto d'Assalto della IV Brigata Bersaglieri in numerosi teatri operativi. Nel 1922 inoltrò domanda per essere dislocato presso le Truppe Coloniali d'Eritrea impegnate in Cirenaica. Nel 1940, promosso Colonnello, assume il Comando del Terzo Reggimento Bersaglieri. Sul fronte russo le terribili condizioni climatiche e la superiorità numerica dell'Armata Rossa rivivono attraverso i documenti dell'epoca e i diari reggimentali ricostruendo i nove cicli operativi che il Terzo effettuò tra l'estate 1941 e l'autunno 1942, e che culmineranno con la Battaglia di Natale. Attraverso la figura di Aminto Caretto l'autore non ripercorre quindi solo la storia del Terzo Bersaglieri, ma anche del Sesto, dell'Artiglieria a Cavallo e dei Cavalleggeri del Savoia Cavalleria e dei Lancieri di Novara.