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Ristampa anastatica del 1934. La vita di S. Benedetto Revelli, monaco benedettino e vescovo di Albenga, scritta dal rev.mo can. Giuseppe Ferrari di Taggia. La missione del santo, che fu veramente un santo ma non molto celebre, fu limitata alla Liguria occidentale, in un secolo di ferro, come venne definito, il più oscuro e più buio del medioevo. In quei tempi difficili e calamitosi, gravidi di odii, di vendette e di ingiustizie, si guardava al vescovo come garante degli oppressi, come giudice e arbitro nelle contese di paesi e di famiglie. S. Benedetto interveniva col pastorale applicando i principi del Vangelo e della rettitudine e non con la spada; calmava e guidava il gregge a lui affidato; risanava piaghe e rimarginava le ferite inflitte dalle barbare usanze del tempo. Taggia dedicò al suo grande concittadino una delle 14 cappelle laterali nella chiesa parrocchiale e dopo aver ottenuto la grazia che salvò a Taggia la vita, l'onore e i beni, ogni anno il 12 febbraio si ricorda la morte gloriosa del santo protettore con una festa la più popolare dell'anno.