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Si sente l'ultimo dei Mohicani, Alfio Pannega, mentre racconta di quando si sveglia ogni mattina... Perle di saggezza popolare. Motti di spirito mordace, disincanto, umanità sincera. Siede. Poggia il mento sul bastone. Socchiude gli occhi. A tratti sembra da un'altra parte. E invece. Quel suo sorriso affilato, sornione, trabocca di carisma. Ti chiama per nome. Racconta. Uno scrigno. Tesori incalcolabili. Sotto i tuoi occhi sfilano storie, mestieri, cose, luoghi, saperi, parole di una Viterbo (di un mondo) che non c'è più. Lunghi quanto il secolo appena trascorso: il secolo breve e travagliato.