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Dopo l'indipendenza del 1991, l'Azerbaigian si trova a dover stabilire, da Stato sovrano, rapporti diplomatici ed economici con altri paesi dello scacchiere internazionale. Al primo ambasciatore a Washington, lo scienziato Hafiz Pashayev, spetta il delicato compito di "inventare" la diplomazia azerbajgiana negli Stati Uniti. Il suo racconto, lucido e documentato - ma anche ironico e divertente - ripercorre tredici anni di difficoltà e soddisfazioni, vissute rappresentando gli interessi e le aspirazioni dell'allora sconosciuto Stato caucasico presso la superpotenza americana. Prefazione di Alessandro Politi.