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L'enunciazione è uno dei concetti su cui negli ultimi cinquant'anni maggiormente si sono impegnati linguisti, semiologi, studiosi di narratologia, cinema e comunicazioni di massa. Si tratta di un fenomeno centrale nei processi comunicativi, sia nelle situazioni di interazione 'faccia a faccia', sia nei testi, senza però confondersi o identificarsi con la comunicazione tout-court. Essa è definibile come l'atto individuale attraverso il quale un determinato soggetto assume l'intero thesaurus del codice linguistico-espressivo come strumento e lo rende funzionante, ricorrendo ad un preciso apparato formale (che comprende i pronomi personali, le forme deittiche, quelle temporali, le modalità e le grandi funzioni sintattiche l'interrogazione, l'intimazione, l'asserzione - attraverso le quali l'uomo esercita la sua influenza sugli altri uomini). Meccanismo soggettivo per eccellenza, l'enunciazione è il più potente mezzo di istaurazione della dimensione dialogica e intersoggettiva. L'enunciazione costituisce anche il mezzo attraverso il quale una serie di figure vengono ad istallarsi nel discorso, dando luogo ai fenomeni di polifonia, sia di voci, sia di punti di vista, ed è il meccanismo responsabile dell'inserzione testuale dei delegati di parola e dei simulacri del soggetto nei testi letterari e massmediologici.