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Questo volume colma un vuoto: al contrario delle altre lingue parlate nelle diverse comunità dell'alta Val Roya, prima d'oggi il tendasco non aveva ancora un suo dizionario né una sua grammatica. Dobbiamo a Jacques Guido, un anziano pastore tendasco - e al suo amore per il territorio e il suo patrimonio culturale - il lungo e instancabile studio della sua lingua madre che lo ha portato alla stesura di un fitto manoscritto di 468 pagine, ora finalmente portato alle stampe e trasformato in un prezioso strumento di conoscenza, riscoperta e conservazione non solo di una peculiare lingua storica, ma anche della secolare cultura di una importantissima regione transfrontaliera.