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Giosuè Carducci (1835-1907) è tra i massimi poeti dell'Unità d'Italia: diretto testimone del Risorgimento, cantore della storia italiana nell'imminenza dell'Unità, quando il paese si affranca dal dominio straniero. Grazie a Carducci la poesia diventa affare di Stato, dello Stato finalmente nazionale alla ricerca della legittimazione che egli addita con successo nella lingua italiana delle origini, a cui la civiltà occidentale deve i capolavori di Dante, Petrarca e Boccaccio. Per diffondere nel mondo la letteratura italiana egli ha promosso la Società "Dante Alighieri", come sua è l'iniziativa della "Commissione ministeriale per i testi di lingua" con il compito di redigere il catalogo degli scrittori italiani. Proprio in questo ambito, agli albori del Novecento, Carducci caldeggia la stampa delle quattromila pagine dello "Zibaldone" di Leopardi foriero della lirica e della critica del Novecento. Questo volume è un omaggio al poeta in occasione del primo centenario della morte, in collaborazione con il Comitato Nazionale per le celebrazioni della morte di Giosuè Carducci.