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"A mari estremi" racconta le avventure possibili nell'ultimo degli oceani non ancora rimpiccioliti dal coraggio degli uomini: quello in cui la fantasia moltiplica le navigazioni dei diportisti della domenica. È la conferma che il sapore dell'impresa e il piacere del mare non sono proporzionali alla dimensione della cosa fatta, ma della passione con cui la si fa. Solo questo non ha ancora limite, quando ogni impresa marinara è stata compiuta: si veleggia in solitaria su barche minime fra Capo Horn e Capo Buona Speranza, fra le onde e i venti più spaventosi del pianeta, che hanno terrorizzato per secoli i naviganti. E persino si può, nel mare estremo del desiderio e dell'immaginazione, fare vela all'ormeggio. Infatti, il 99 per cento dei possessori di una barca... Teorizzatore primo e gran praticante del "velismo da tavolo" (non vede la sua barca da oltre tre anni), Pino Aprile nutre il suo interesse per la navigazione anche con l'amicizia e la frequentazione di alcuni grandi velisti, da Cino Ricci a Pasquale De Gregorio, da Vincenzo Onorato al compianto Simone Bianchetti. Ma qui narra, a sorpresa, come imparò cose insospettate del mare da un maestro di appena due anni e mezzo.