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Le erbe medicinali sono da sempre considerate la "panacea" dei poveri ed hanno effettivamente supportato, nel duplice impiego terapeutico ed alimentare, i ritmi biologici di intere generazioni, in una tradizione millenaria di cure ed abitudini popolari. Oggi non penseremmo che una tisana possa sostituire un antibiotico o eliminare la necessità di un vaccino. Dobbiamo ammettere d'altra parte che nessun essere umano potrà mai essere in grado di riprodurre l'incomparabile ricchezza di risorse che la terra custodisce nella sua biodiversità. È difficile sopravvivere nelle zone più impervie, in condizioni climatiche estreme, saper essere comuni ma preziosi, semplici e al tempo stesso efficaci, ma è esattamente quanto la natura fa da sempre, a volte in modo familiare discreto, altre volte seguendo logiche ancora oscure e imperscrutabili.Ai cosiddetti "tempi lunghi" della storia si contrappone in modo evidente, la veloce crescita delle conoscenze tecnico-scientifiche in epoca contemporanea. Le acquisizioni che stanno alla base delle terapie farmacologiche più avanzate hanno poco più di duecento anni.