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Le cronache quotidiane non lasciano più dubbi: dalle semplici e banali manifestazioni di "dispetto" tra coetanei, si passa sempre più spesso a episodi di aperta e incontrollata espressione di aggressività non solo nella strada ma, purtroppo, sempre più frequentemente, anche all'interno di istituzioni scolastiche. Scopo di questo lavoro, frutto degli incontri tenuti nell'ambito del progetto Regionale "Bulli? no grazie!", nasce dall'esigenza di conoscere, e quindi prevenire le dinamiche sociali che sempre più spesso portano ad atteggiamenti che allontanano i giovani dall'impegno sociale e politico, ma anche dall'esigenza, condivisa da molti educatori, di avvicinare i giovani ai valori importanti, quali il rispetto di sé e degli altri, il rispetto delle regole condivise, il rispetto delle leggi. Il progetto ha inteso dare un contributo al processo di crescita dell'alunno come uomo e come cittadino con il dichiarato obiettivo di rendere consapevoli i giovani che, scuola e violenza, sono termini che non dovrebbero mai essere affiancati. Il percorso formativo ha così visto intrecciarsi due fasi, interdipendenti l'una dall'altra: da una parte la conoscenza e lo studio del fenomeno del "bullismo", inteso come limite e ostacolo alla crescita umana, civile e culturale, dall'altra lo sviluppo delle potenziali motivazioni per un impegno sociale e politico in prima persona, in modo che la delusione per il sistema politico non si traducesse in un ritiro dalla volontà di fare politica, ma nell'esigenza di affermare e fondare una nuova politica, basata sulla consapevolezza che i giovani devono costruire il loro impegno per essere partecipi alla determinazione del loro futuro.