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La Regola dei Cavalieri dell'Ordine del Tempio ci è pervenuta in due redazioni: l'una in latino, la Regola primitiva stabilita negli atti del Concilio di Troyes del 1129, nel quale si ratificò l'esistenza del nuovo Ordine sorto pochi anni prima in Terra Santa, e l'altra in francese, traduzione eseguita sotto il secondo Gran Maestro del Tempio a dieci anni di distanza dal Concilio. Tra le due redazioni esistono però alcune differenze anche rilevanti, come la soppressione del "non" dell'articolo 63 della Regola latina, soppressione che altera radicalmente il senso dei rapporti dei Templari con i "cavalieri scomunicati", aprendo la strada ad ipotesi circa possibili relazioni tra questi ed i cavalieri catari. Per questo e per altri motivi, essendo molto diffusa la traduzione in italiano della Regola francese, ma non la sua redazione originale in latino, si è ritenuto di fare cosa utile agli appassionati della storia dell'Ordine del Tempio col mettere a loro disposizione un materiale poco conosciuto quale la Regola primitiva. In appendice alla Regola viene pubblicato un breve saggio su di un personaggio poco noto, Goffredo di San Vittore, teologo e musico del XII sec., il quale fu probabilmente una delle figure chiave nello sviluppo del "pensiero templare" con il suo trattato "Microcosmus", vera anticipazione dell'Umanesimo quattrocentesco.