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Profumo di pane è profumo di vita. Di un'esistenza trascorsa tra gli affetti e le tribolazioni della propria terra, quella aspra e selvaggia che trasuda di guerra, lacrime e fatiche, ma anche dispensatrice di speranze, creatività e amore. Accanto, come splendido fondale di queste vite, il delicato affresco della quotidianità, un ventaglio di conoscenze e sentimenti accordati con i ritmi naturali; le voci, le credenze, i misteri e i luoghi della memoria accompagnano l'esistenza e l'incredibile vitalità di questi autori che narrano di sé e delle proprie radici. Una vitalità forgiata prima di tutto dai valori, comune denominatore di tutte le storie, accompagnati dall'esperienza in ogni fase della vita e materializzati «nella famiglia, nella scuola, nella chiesa, nella comunità, nel paese, cioè in tutte le strutture deputate all'educazione e alla socializzazione delle persone [...]. Una parte molto attiva e creativa che tutti loro sembrano svolgere anche ora da pensionati e che ci rimanda al concetto di cura, nel suo senso più profondo di "avere a cuore" se stessi e gli altri».