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Il volume vuole dare testimonianza di una vita, sia personale - con il suo bagaglio di esperienze, conoscenze, affetti e ricordi - sia di un paese, quello di Salara, e del territorio ad esso limitrofo. Lo fa, innanzitutto, riproponendo nella prima parte, debitamente scelti e rivisitati, gli scritti che Violetta Paramatti pubblicò sul periodico cittadino «Il mio Paese» nel corso di alcuni decenni, a partire dagli anni Cinquanta. Lo fa, inoltre, raccogliendo pensieri, ricordi, riflessioni, che l'Autrice ha appuntato nel tempo sulla carta: foglietti sparsi, conservati in buste e cartelline, scritti per l'urgenza di non dimenticare sensazioni e vicende, che oggi vengono fermati e resi più organici nelle pagine a loro dedicate della seconda parte di questo libro. In entrambi i casi si tratta di pennellate che ci raffigurano lo scorrere del tempo sia per quanto riguarda le usanze, i modi di dire, le tradizioni, raccontate e richiamate alla memoria, sia per le attente osservazioni che riguardano la storia, l'architettura, l'arte, i personaggi e le vicende che hanno contribuito a delineare i tratti distintivi di un luogo, amato e vissuto con sincera partecipazione.