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Dodici scrittori, i vincitori dell'edizione 2007 del Premio Napoli (uno dei maggiori premi letterari italiani, con oltre cinquant'anni di storia) raccontano il loro rapporto con la città, le impressioni e le sensazioni che Napoli suggerisce ed evoca. Si va dalla fuga dall'oleografia di Rosa Matteucci al dolente tributo del lucano Andrea Di Consoli, dal ricordo fuori dal tempo del filosofo Remo Bodei al profondo rammarico della scrittrice scozzese A. L. Kennedy per una visita mai realizzata. Si continua con la Napoli letteraria di Raffaele Manica, con il viaggio impossibile di Francesco Pecoraro e con il tenero racconto di un'amicizia, quello di Sara Ventroni. C'è la Napoli di Totò vista dal poeta Nico Naldini e quella vulcanica, silenziosa e leopardiana di Antonella Anedda. C'è la Napoli vista dalla provincia che ci racconta Isaia Sales, la metropoli brulicante vista dall'indiano Suketu Metha e la periferia d'Europa secondo il punto di vista dello scrittore svedese Per Olov Enquist.