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La notte del 16/11/1989 a San Salvador nell'Università Centromericana dei Gesuiti una pattuglia dell'esercito fece un'orrenda strage di sei religiosi docenti e di due loro ospiti. L'ordine era stato dato dai vertici politici e militari che volevano far tacere per sempre le voci critiche della Chiesa nei confronti dell'oligarchia economico militare, come avevano fatto il 24/03/1980 uccidendo l'arcivescovo Oscar Arnulfo Romero. Tragicamente quella notte avevano cercato rifugio all'università anche Julia Alba, la domestica della comunità, e la figlia sedicenne Celina, che avrebbe dovuto sposarsi due settimane dopo. Commosso per quella strage il grande poeta David Maria Turoldo (1916-1992) scrise una "Ballata per la fanciulla Celina e per i gesuiti uccisi in El Salvador" che lesse il 16/11/1990, alla libreria Corsia dei Servi a Milano, rimasto finora inedito. Il testo è preceduto da un'ampia introduzione storica e biografica della giornalista Claudia Fanti ed è seguito da un'altra poesia-preghiera di Turoldo "In memoria di Oscar Romero d'America" e si conclude con una riflessione di di Jon Sobrino, gesuita salvadoregno scampato alla strage perché in missione all'estero.