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In questa nuova raccolta di racconti di Vincenzo Pardini, ritornano i volti, le anime, i personaggi di un mondo silenzioso, superstite, già protagonisti nel "Falco d'oro". Sono storie incise nella memoria delle valli, leggende malinconiche, vitali e romantiche, gesta di un popolo che parla la lingua delle montagne, a un tempo ostile e generosa ma sempre lirica, magica. Pastori, allevatori di bestiame, ma anche balordi di paese: le loro lotte quotidiane, le speranze, le pavide solitudini. Un'epopea lungo i crinali di un'Italia nascosta, dimenticata, dove gli sguardi, gli amori e le vicende umane e animali sono tenuti insieme da corrispondenze antiche e indissolubili, da una intatta sacralità.