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"La voce di Adelelmo Ruggieri non è timida come lui, ma piena di pudore, e avanza per sottrazioni. Sommessa, mal gridata, non vuole essere nient'altro che se stessa. Ricorda e narra il tempo di un romanzo privato, famigliare e provinciale, ripercorre le stagioni e i paesaggi nel "minuto animale", quello dell'assoluto quotidiano, quando la vita accade, procede per frammenti e malinconica pendolareggia tra passato e presente, nella classica ciclicità di ogni vita, che si completa là dove tutto era incominciato, "al punto di partenza", nel punto morto e più lontano dove era iniziato l'attraversamento." (Angelo Ferracuti)