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I saggi pubblicati in questo volume indagano l'origine delle categorie e delle rappresentazioni economiche moderne tra XVII e XVIII secolo. Con questa ricerca storica si chiarisce come l'umanità contemporanea sia ossessionata dalla produttività, dal consumismo e dal concetto di crescita illimitata. Serge Latouche dimostra il carattere artificiale e innaturale dell'economia. L'economia viene "inventata" solo da un certo punto in poi della storia e si impone attraverso l'immaginario economico, l'utilitarismo e il mercato. Latouche pensa che nel pensiero dell'Occidente moderno, la ragione sostituisca del tutto la saggezza e diventi "razionalità calcolante" ovvero calcolo economico. Quando ci si occupa di esseri umani, osserva Latouche, la razionalità strumentale e calcolante (che può funzionare per acquistare in borsa), non basta più, perché si ha a che fare con dei valori: libertà, giustizia, equità. Un libro fondamentale per capire la modernità e affrontare la postmodernità.