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La parola greca koimetérion significa dormitorio, luogo di riposo. I primi cristiani la utilizzarono per indicare il loro luogo di sepoltura, coemeterium, in attesa della resurrezione. Da qui derivano l'italiano cimitero, l'inglese cemetery, il francese cimitière, spagnolo cementerio, il russo tintirim. In lingua tedesca si usa friedhof, che significa cortile di pace. Mentre l'italiano camposanto vuol dire luogo di fianco alle reliquie dei santi (ad sanctos) custodite in chiesa, perché per secoli tutti volevano venire sepolti accanto ad esse per essere vicino al momento della resurrezione, sperando così di ottenere un più facile lasciapassare per il Paradiso. Lo stesso per tedesco kirkhof, l'inglese churchyard, lo svedese kirkegaard. L'arabo makaber, il giapponese ohaka, l'inglese graveyard e l'africano berin groin significano luogo dove si seppelliscono i morti, l'ebraico sheol luogo del silenzio o paese delle tenebre dove tutti dormono insieme senza rendersene conto, il turco mezarlik e lo slavo groblje derivano da tomba, e il malgascio fasana di nuovo vuol dire dormitorio.