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Da alcuni studiosi conosciuta, ma mai correttamente attribuita, la "Breve descrizzione del Monte Vessuvio e della diversità de' Nomi di Esso" è opera di un sacerdote di Resina, casale di Napoli, Cristoforo Imperato. L'opera costituisce una testimonianza sulla prima storiografia vesuviana d'età moderna progressivamente maturata tra tardo Seicento primo Settecento e getta non poca luce sugli usi e sui costumi di quella «civiltà» partenopea, che oggi sul piano storico - con interessanti note di antropologia religiosa e perfino di storia urbana - emerge come «la città vesuviana».