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Parigi anni Venti. Al numero 12 di rue de l'Odeon ci sono tutti: Ezra Pound medita con George Antheil di una "rivoluzione musicale", Paul Valéry ascolta le poesie lette da André Gide, Ernest Hemingway mostra le ferite riportate a Fossalta di Piave... Sylvia Beach, fondatrice della libreria e casa editrice "Shakespeare & Company", racconta in queste pagine la storia di quell'esperienza che la portò ad attirare alcuni tra i più grandi artisti del secolo scorso nelle due stanze un tempo adibite a lavanderia. Ma racconta anche la storia della pubblicazione del romanzo che ha tracciato la via della modernità letteraria, l'"Ulysses" di James Joyce, rendendo diretta testimonianza di un momento irripetibile della cultura novecentesca.