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La guerra di Roma contro Cartagine per il "dominio universale" viene narrata nel contesto dei riti misterici e orgiastici orientali delle grandi dee lunari, Cibele, Iside, Ishtar, Hathor. Roma, la virtuosa Roma di Tito Livio, è presente, ma la sua virtù repubblicana nel romanzo di Massoni non è esente da ombre. Il valoroso Larth appena insignito della corona d'oro cade nella trappola dei profumi e delle droghe d'Oriente, suo figlio Antef è continuamente attratto dalle più irrituali pratiche sessuali, l'urbe assediata da Annibale viene in parte corrotta dall'erotismo di gruppo che contagia legionari, nobili e magistrati.